Ci sono due modi di leggere l’edizione di quest’anno di Operæ. Il primo è quello di interpretarla come un libro a sé: capace di fotografare, con estrema cura, lo stato del design indipendente nell’anno 2016 – attraverso le molte declinazioni di termini come “collezionismo”, “ricerca”, “artigianato”, “interdisciplinarietà”.
Il secondo è quello di leggerla come un capitolo – il numero sette – di una narrazione multiforme, iniziata nel 2010, attraverso la quale poter ricostruire con esattezza le linee di evoluzione del design indipendente in Italia e in Europa. Quale che sia la prospettiva, Operæ si presenta come un modello unico nel calendario degli eventi del mondo del progetto. Un modello di selezione e profondità che nel 2016 si svela al pubblico nei giorni di massimo fermento artistico/creativo della città di Torino. Allo stesso tempo una fiera curata come una mostra, e una mostra solidamente ancorata alle dinamiche di mercato, Operæ è il risultato di una ricerca capillare, condotta con rigore, attraverso le pieghe di un comparto in crescita.
All life is an experiment. The more experiments you make
the better.
– Ralph Waldo Emerson
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